Ciao ragazze,
oggi parliamo del famosissimo Sapone Nero di Arangara.

Il prodotto

Interamente vegetale, 100% biodegradabile, questo sapone naturale per il trattamento del corpo è prodotto in maniera artigianale con gli stessi ritualistici gesti da generazioni. Il processo di produzione è rimasto invariato nei secoli così come i suoi tre semplici ingredienti miscelati con sapiente maestria: olio extravergine di oliva ottenuto da morchia e pasta di olive molto mature, acqua e liscivia da cenere.

La recensione

Visto che mi sono sempre trovata molto bene con i prodotti del brand Arangara, non potevo non provare uno dei loro bestseller ossia il sapone nero Nerolissìa.

Questo prodotto permette alla pelle di respirare e ringiovanire seguendo il suo ciclo naturale di rinnovamento con effetti benefici sulla sua naturale morbidezza, contrastando acne, disidratazione, perdita di elasticità e tono. La pelle avrà subito un aspetto più tonico e luminoso, e risulterà liscia e setosa. L’uso regolare di NeroLissìa, aiuta poi a prevenire i segni prematuri dell’invecchiamento mantenendo più a lungo le pelli giovani ed a correggere i primi inestetismi visibili nelle pelli mature contribuendo a ridurre la perdita di elasticità e densità cutanea.

Anche se per le sue origini sembrerebbe un prodotto povero, è in realtà ricchissimo di acidi grassi, sali minerali e vitamina A, E e D, alleati per la salute della pelle. Durante il tempo di posa, il sapone nero aggancia naturalmente (grazie al suo pH basico) il grasso cutaneo, le impurità ed ammorbidisce lo strato di cellule morte dello strato superficiale cheratinizzato dell’epidermide preparandola la pelle all’esfoliazione che permette di eliminare con delicatezza ciò che occlude i pori, rendendola maggiormente ricettiva per i nutrienti presenti nel sapone stesso (acidi grassi, vitamine e sali minerali) o di trattamenti successivi (è consigliabile usare un olio per il corpo dopo il trattamento). L’effetto purificante è potenziato dall’uso di un guanto stimolante.

Storia e Tradizione

L’arte della saponificazione dell’olio d’oliva nella Magna Grecia nasce dalla cultura orientale importata durante l’Impero Bizantino (VI secolo) e dalle successive contaminazioni con le antiche tradizioni arabe. Nei secoli a seguire, la tecnica della saponificazione ha da sempre rappresentato le famiglie contadine calabresi: un modo per recuperare e dare nuova vita a materiali poveri, non utilizzabili per scopi commerciali o alimentari. Oggi la produzione del sapone artigianale è portata avanti da pochi appassionati.

NeroLissìa” nasce dalla passione per la riscoperta di questa secolare tradizione contadina, per un processo produttivo e per ingredienti tradizionali ormai non più utilizzati nei moderni processi produttivi. Un antico sapere artigianale rivisto e impreziosito da due anni di ricerca e sviluppo per mettere a punto prodotto che rappresenti il connubio perfetto tra la semplicità delle origini e l’esaltazione delle caratteristiche cosmetiche.

Come viene prodotto?

NeroLissìa è realizzato ogni anno in una serie limitata di soli pochi pezzi. Questo limite è imposto in primo luogo dalla limitata disponibilità della materia prima principale (le olive nere) che derivano esclusivamente dal ciclo produttivo delle nostre coltivazioni biologiche: i venti ulivi secolari varietà Geracese di Calabria e la siepe frangivento di ulivi varietà Ottobratica posta a protezione dell’agrumeto. Anche il processo produttivo volutamente artigianale non consente di aumentare oltre i quantitativi. Ogni produzione è diversa, figlia delle caratteristiche delle materie prime che la compongono, del clima e di tante altre variabili difficilmente standardizzabili per rifare il prodotto sempre uguale a se stesso. Ogni anno la produzione deve essere unica, fatta tutta insieme per ottenere un prodotto uniforme e con le caratteristiche desiderate.

Il rituale di preparazione di “Nero Lissìa” segue i tempi delle lavorazioni contadine ancora vive all’interno dell’azienda agricola Arangara. L’azienda impiega circa 10 mesi di minuziose attenzioni ai particolari per ottenere una pasta cremosa, dal colore scuro con riflessi ambrati e dal particolarissimo e riconoscibile profumo di d’oliva. Si parte ad aprile con la potatura degli agrumi per finire al gennaio con il sapone pronto dopo una stagionatura di un mese circa.

Tra Marzo e Aprile: si cominciano a mettere da parte due materie prime

Arangara ottiene la prima cenere dai ceppi di potatura degli agrumi e dell’alloro ricca di sali basici di potassio. La cenere cernita per eliminare tutto il carbone residuo e le impurità è conservata in un ambiente asciutto e privo di luce all’interno di sacchi di Juta grezza.

Olio d’oliva da morchia: l’olio EVO (extra vergine di oliva) appena franto, soprattutto se si utilizzano tecniche di molitura tradizionali, ha un aspetto torbido dovuto ai minuscoli pezzetti di olive (polpa e nocciolo) che vi sono sospese. Queste rappresentano una ricca riserva di odori e sapori e restituiscono all’olio in forma continua sostanze aromatiche presenti nel frutto originario. Man mano che il tempo passa, le parti del frutto rimaste scendono sul fondo e finiscono per imputridire, trasformandosi in “morchia”. In primavera e in autunno l’olio è travasato e filtrato per separare i fondi dal resto dell’olio ed evitare che il residuo organico (la morchia appunto) pregiudichi le qualità organolettiche dell’olio.

Ottobre: il periodo dell’Oro Nero

Pasta di olive nere mature: L’eccessiva maturazione delle olive determina un decadimento delle qualità organolettiche e nutrizionali ma rappresenta un notevole aumento delle qualità cosmetiche. L’olio contenuto nelle drupe è infatti formato da trigliceridi che, oltre un certo livello di maturazione della polpa, vengono degradati dagli enzimi cellulari provocando il distacco degli acidi grassi dal glicerolo. Queste olive nere sono l’ingrediente fondamentale di Nero Lissìa e sono conservate in sacchi di juta grezza in un luogo fresco e asciutto.

Sono ottenute come scarto da un piccolo appezzamento della nostra azienda agricola in cui ci sono venti maestosi ulivi secolari della varietà Geracese di Calabria. Le olive sono raccolte ancora a mano con l’antica tecnica della brucatura che consente di effettuare una cernita delle drupe migliori scartando le altre troppo mature o intaccate ottenendo oli di qualità superiore e preservando l’integrità delle piante con la garanzia per l’anno successivo di una maggiore produzione di olive qualitativamente superiore.

Alle olive scartate nella raccolta manuale, si uniscono le olive cadute spontaneamente dagli ulivi frangivento di varietà Ottobratica, posti a protezione del nostro agrumeto, raccolte tramite reti e anch’esse non utilizzabili per produrre olio di oliva perché eccessivamente mature.

Cenere dai ceppi di potatura degli ulivi ricca di sali basici di potassio. È consuetudine, durante la racconta, procedere anche alla potatura degli ulivi. I ceppi di potatura vengono recuperati e bruciati per ottenete cenere che dopo essere stata cernita per eliminare tutto il carbone residuo è conservata in un ambiente asciutto e privo di luce all’interno di sacchi di juta grezza.

Olio di oliva da morchia: Prima della molitura dell’olio nuovo, occorre svuotare e pulire gli otri di acciaio nei quali è conservato l’olio di oliva. I fondi di olio d’oliva e morchia che si ottengono saranno utilizzati, come facevano i contadini, per la saponificazione.

Novembre: è il mese della produzione del sapone

Acqua di vegetazione (che dà il caratteristico colore nero ambrato): le olive nere “molto mature” dopo essere state lasciate in magazzino nei sacchi di juta per consentire la completa degradazione dei trigliceridi, sono macinate per ottenere una pasta di olive che è messa a macerare in acqua distillata. Di solito è utilizzata acqua piovana perché priva di sali minerali che potrebbero influenzare il prodotto finale. Infatti l’equilibrio e la replicabilità di questo processo produttivo, essendo basato su prodotti naturali, è esternamente fragile e bisogna porre attenzione ad ogni particolare.

L’acqua di vegetazione ha un colore scuro, che può arrivare al nero, un odore tipico molto intenso e pungente e ha una elevata concentrazione di sostanze organiche solubili quali acidi grassi, zuccheri, pectine, grassi, sostanze azotate, poli-alcoli, poliacidi ed elementi minerali quali fosforo, potassio, magnesio e calcio.

Liscivia: La miscela di cenere ottenuta dai residui di potatura di ulivo, agrumi e alloro è messa a macerare in acqua piovana o distillata. Dopo una lunga bollitura, si lascia riposare fino a quando tutto il residuo si sarà depositato e successivamente verrà filtrata per ottenere la liscivia, una soluzione alcalina molto ricca di sali caustici come idrossido di potassio e idrossido di sodio. Si tratta di un detersivo naturale a bassissimo impatto ambientale che sin dai tempi dei Romani è utilizzato per la saponificazione.

Dai tre semplici ingredienti ottenuti in questi mesi (acqua di vegetazione, olio di oliva da morchia e liscivia), si ottiene, utilizzando la tecnica dalla saponificazione a caldo, una pasta della stessa consistenza della marmellata (tipica dell’uso della liscivia naturale), dal colore ambrato quasi nero e dal particolarissimo e pungente profumo di olio d’oliva.

Al termine della produzione, come vuole la tradizione viene aggiunto l’olio essenziale di eucalipto che aiuta ulteriormente a rilassare il corpo e procura benefici antisettici.

La mia esperienza

Il Sapone NeroLissìa si trova all’interno di un barattolo in PET con chiusura ermetica, tale scelta è dovuta al fatto che questo prodotto non contiene conservanti ed ha una parte organica molto ricca quindi è importante che il prodotto non venga a contatto con l’aria perché potrebbe attivare processi di ossigenazione (c.d. irrancidimento) del prodotto.

Non è un sapone particolarmente schiumoso e durante l’utilizzo si percepisce una profumazione all’Eucalipto unito a quello di olio d’oliva, quest’ultimo lo trovo veramente forte ma fortunatamente non persistente.

Io l’ho sempre utilizzato dopo la doccia, seguendo le istruzioni e massaggiando con il mio amatissimo guanto di Kessa del marchio Le Erbe di Janas.

Ho notato una pelle decisamente nutrita anche perché come ben sapete non amo utilizzare le creme corpo, ed una pelle morbida ma soprattutto purificata visto che ho riscontrato meno punti neri sulla schiena.

Anche utilizzandolo sul viso non mi ha dato alcun tipo di problema.

Purtroppo è un prodotto che richiede attenzione ma soprattutto tempo e per me che sono sempre di corsa non è l’ideale. Ma, se voi amate dedicarvi del tempo, non potete perdervi questa coccola.

Come si utilizza?

La prima volta che si usa, per scongiurare possibili reazioni allergiche al prodotto, prima di utilizzarlo soprattutto sul viso, è meglio testarlo sulla pelle all’interno del braccio o dietro l’orecchio.

Se preferite utilizzarla come maschera, applicatela solo sulla zona T (naso, mento, fronte) e rispettate i tempi di posa indicati, questo perchè  il pH della pelle si attesta a valori fisiologici leggermente acidi, normalmente compresi tra 4,2 e 5,6, raramente si raggiungono valori tendenti alla neutralità. Il pH basico del sapone nero può risultare molto aggressivo per la pelle e dunque, come accennato, è consigliabile il rispetto assoluto dei tempi di posa.

Se lo utilizzate sul corpo insieme al guanto esfoliante, procedete inizialmente con movimenti delicati evitando di strofinare troppo vigorosamente, se non nei punti di massima asperità come talloni, ginocchia, gomiti. Aumentate poi gradualmente la forza del massaggio.

È consigliabile seguire il ciclo di rinnovamento dello strato corneo dell’epidermide facendo un trattamento ogni 3-4 settimane per liberare la pelle dalle cellule morte e dalle impurità accumulate.

Il rituale di trattamento prevede:

  1. Favorire la dilatazione dei pori con il vapore di un bagno caldo o doccia calda.
  2. Prelevare Nero Lissìa in piccole quantità ed amalgamarlo sulle mani prima di applicarlo sulla pelle.
  3. Applicare Nero Lissìa massaggiandolo su corpo e viso, lasciandolo agire da un minimo di 3 minuti (su pelli sensibili) a un massimo di 5 affinché porti in superficie le cellule morte, agevolando così l’esfoliazione.
  4. Per il viso si consigliano tempi di posa più brevi: in caso di pelle normale o grassa risciacquare abbondantemente con acqua tiepida entro 2 minuti. In caso di pelle delicata e sensibile risciacquare abbondantemente con acqua tiepida entro 1 minuto.
  5. Rimuovere il sapone nero con il guanto esfoliante/stimolante (guanto stimolante esfoliante della linea Loofah oppure con un semplice guanto Kessa) con ampi massaggi circolari per asportare le cellule morte.
  6. Sciacquare abbondantemente con acqua tiepida e tamponare la pelle senza strofinare. Nutrire e idratare la pelle con un olio per il corpo.

Inci

Olea Europaea fruit oli (Olive oil)(*), Olea Europaea fruit exstract(*), Aqua (Water), Eucalyptus globulus leaf oil(*), Potassium hydroxide(3), sodium hydroxide, Limonene(**).

* ingredienti provenienti dalle coltivazioni biologiche certificate dell’azienda agricola Arangara.
**allergeni naturalmente presenti negli olii essenziali.

[INCI: OLEA EUROPAEA FRUJT OIL (OLIVE OIL)]
Ricchissimo di acidi grassi e vitamina A, E e D e micronutrienti. Nutrono e idratano la pelle e la proteggono con effetti antiossidanti, inoltre regolano i processi di produzione di sebo ed il PH della pelle. Acqua di vegetazione di pasta di olive nere (molto mature)

[INCI: ACQUA (WATER), OLEA EUROPAEA FRUJT EXTRACT]
L’eccessiva maturazione delle olive determina una trasformazione dei trigliceridi contenuti nell’olio delle drupe che vengono degradati dagli enzimi cellulari provocando il distacco degli acidi grassi dal glicerolo. Caratterizzata da una elevata concentrazione di sostanze organiche solubili quali acidi grassi, zuccheri, pectine, grassi, sostanze azotate, poli-alcoli, poliacidi ed elementi minerali quali fosforo, potassio, magnesio e calcio

[INCI: POTASSIUM HYDROXYDE, SODIUM HYDROXYDE]
Soluzione alcalina molto ricca di sali caustici come idrossido di potassio e idrossido di sodio. Dona al prodotto una PH fortemente basico che aiuta ad ammorbidire lo strato cheratinizzato dell’epidermide

Dove acquistarlo

Potete reperirlo sul sito di Arangara e vi sono pochi pezzi disponibili. Il prezzo è di  45,00 € per 350 grammi di prodotto. Il PAO è di 12 mesi.